29 luglio 2010

Samosa al tonno e vegan

Ricettina "esotica" ma con ingredienti nostrani  per farla accettare dal geco che si rifiuta di mettere piede in ristoranti non italiani. E' ormai un punto preso, una fissazione, sono convinta che invece apprezzerebbe. Questi antipastini se li è mangiati, senza tener conto che sono di ispirazione indiana, i vegetariani, e marocchina, quelli al tonno.


 Ingredienti:
1 confezione di pasta brick, 1 scatoletta di tonno sott'olio, 1 patata grande o 2 piccole, 1 limone, verdure a scelta, olio extravergine di oliva.
Lessare la patata, sbucciarla e schiacciarla con una forchetta, dividendola in due ciotole.
In una aggiungere il tonno sgocciolato dall'olio, la scorza di limone grattugiata, poco sale.


 Si possono aggiungere un tuorlo d'uovo e del formaggio. Io non li ho messi per l'intolleranza di Irene ed anche così semplici sono comunque saporite.
Nell'altra ciotola aggiungere le verdure scelte, io ho messo una salsa piccante calabrese a base di cipolla, con molto peperoncino, che mi ricorda i piatti indiano very spicy, stesso discorso per il formaggio, lo arricchisce, ma non è necessario.
Prendere i fogli di brick, separarli facendo attenzione perchè sono molto sottili e fragili. Dividerli seguendo le istruzioni presenti sulla confezione per formare i triangoli oppure gli involtini. Anche su youtube, digitando semplicemente "samosa", si trovano tutti i metodi per ottenere piegature ad angolo perfette. Questo mi è sembrato uno dei più chiari.
Dopo averli riempiti con la farcia, li hi spennellati con poco olio e messi inforno a 170° per 15/20 m inuti.
Oggi è stato possibile approfittando della giornata di pioggia, e che pioggia....circa un 'ora di vero nubifragio, e questo è stato il risultato, la nostra strada è diventata un fiume, anzi un fosso.


Sono ottimi come antipasto, ma anche l'ideale per un secondo veloce accompagnati da un'insalata.

24 luglio 2010

Non abbandonateli!!!!

Oggi niente ricette, voglio raccontare l'avventura di questo bellissimo micetto, conclusasi felicemente, ma quanti animali  vengono abbandonati e non hanno la stessa fortuna?



Tutto comincia giovedì pomeriggio. Sto andando a trovare la mia mamma, sto per chiudere la bici quando sento un miagolio. Penso subito ad un cucciolo, mi guardo intorno, credendo fosse in un giardino o su un terrazzo. Poi lo vedo, sotto una Fiat 500 rossa, un musetto bianco e arancio, piccolo, che appena mi avvicino scappa e si nasconde nel passaruota. Cerco di rassicurarlo, ma è talmente spaventato che appena avvicino la mano corre di nuovo a nascondersi, Intanto Elisabetta, un'altra amica degli animali, sta uscendo e mi vede tutta affacccendata intorno alla macchina. Allora decidiamo di provare ad attirarlo con il cibo, vado al negozio vicino ed in mancanza di scatolette  per gatti prendo due fette di fesa di tacchino, che, affamato com'era, ha cominciato a divorare, pezzetto dopo pezzetto. Ma sempre nascosto sotto la macchina. Intanto è arrivata Carla, la task force quindi si divide per seguire le mosse del gattino da lontano senza allarmarlo. Varie persone passano e veniamo a sapere che era nascosto sotto la macchina dalla mattina presto. Sto per afferrarlo appena si sporge per mangiare ma con uno scatto fila via. Cominciamo a disperare, anche perchè è passata un'ora  e finalmente arriva Tommaso con un trasportino ed un asciugamano. Ci chiede se sotto l'auto c'è un gattino, come ho saputo poi dalla mamma Valeria, mi avevano visto armeggiare intorno alla 500, anzi sotto, ed hanno capito che la piccola peste si era nascosta. Infatti la sera precedente nel parcheggio del Medusa avevano visto il gattino, hanno saputo dai gestori del bar che al mattino un'auto lo aveva scaricato e sono riusciti, faticosamente a chiuderlo in una scatola di cartone per portarlo a casa. Il piccolo però appena si sono fermati sotto casa ed hanno aperto il bagagliaio  è riuscito ad evadere ed a far perdere le sue tracce. Ecco perchè era cosi terrorizzato. Ma per fortuna Valeria alla fine è riuscita  a prenderlo ed infilarlo al volo nel trasportino. Ha passato la prima notte a casa loro, tranquillo, ieri è venuto da noi e vediamo come reagirà il vecchio Romeo. Per ora sembra gelosetto, aspettiamo ancora qualche giorno. Intanto il piccolo si è scelto i suoi angolini, oggi era introvabile, si era nascosto veramente bene in mezzo a due pile di riviste.


Al nostro fortunello è andata bene, ma come tutti gli anni si ripropone il solito problema degli abbandoni. Si prende in casa un animale e poi viene a noia, oppure si deve andare in vacanza e non ci si preoccupa di trovare una sistemazione al cane o al gatto, e si buttano per strada come rifiuti. E quanti gattini indesiderati fanno questa fine, quando sarebbe così semplice sterilizzare la propria  gatta una volta per tutte.

20 luglio 2010

La peperonata ed il pesce spada con salsa fredda

Mi ero ripromessa di evitare lunghe soste in cucina,  per il caldo, ma stamani sono passata dal mercato ed ho visto dei peperoni troppo belli, sodi, carnosi, mi è venuta voglia di preparare la peperonata. Da anni li passo prima in forno per poter togliere la pelle e rendere i piatti più leggeri e certo d'estate, che poi è la stagione dei peperoni, il forno acceso non è il massimo.
Ingredienti:
1 peperone rosso, 1 giallo, 2 cipolle rosse, 6 pomodori sanmarzano, basilico, olio extravergine, sale.


 
Se volete un piatto più leggero fate come me, mettete i peperoni in forno, interi, girateli da tutti i lati e, quando la pelle comincia a gonfiarsi, infilarli in una busta di carta, tipo quella del pane, oppure in un sacchetto da freezer. Una volta tiepidi sarà uno scherzo togliere la pelle. Se non avete problemi saltate questa operazione.
Tagliare le cipolle a rondelle sottili e farle dorare nell'olio, senza scurirle troppo. Nel frattempo  tuffare i pomodori in acqua bollente per qualche secondo, scolare, raffreddare sotto l'acqua corrente e sbucciarli. Tagliarli a pezzetti e cuocerli insieme alla cipolla, poi aggiungere i peperoni tagliati a listarelle, poco sale. Io lascio giusto il tempo di insaporire, essendo già passati in forno, per quelli crudi occorrono almeno 20/30 minuti di cottura. Alla fine qualche foglia di basilico.


Ho preso anche un bel trancio di pesce spada, in questo caso semplice cottura alla griglia, ho soltanto aggiunto una salsa preparata a freddo, frullando un pomodoro spellato con  2 cucchiai di capperi.

19 luglio 2010

Omelette ai funghi

Sono rientrata a casa ed ho trovato un caldo infernale, veramente  insopportabile. In questi giorni pranzetti veloci e senza fornelli, insalatone, mozzarella, bresaola, panzanella e simili. Oppure di cottura superapida, chi resiste accanto al fuoco o men che mai al forno?  Oggi omelette con i funghi, 10 minuti si possono anche sopportare, poi si può preparare in anticipo e mangiare tiepida.




Una mia mania sono le uova biologiche, o almeno da allevamenti a terra. Il pensiero delle galline rinchiuse in una gabbietta grande come una scatola da scarpe, con la luce sempre accesa , vere macchine da uova.......avete presente Galline in fuga?  eppure quasi tutti comprano quelle di batteria, credendo di risparmiare. Dovremmo fare attenzione e comprare solo quelle con il codice 0 oppure 1.



Ingredienti: 
2 uova, 4 champignon, 2 cucchiai di formaggio parmigiano grattugiato, 1 spicchio di aglio, prezzemolo, olio extravergine.
Pulire i funghi tagliare il gambo e affettarli. Saltarli in padella con poco olio ed uno spicchio di aglio,



aggiungere alla fine poco prezzemolo tritato. Sbattere le uova con poco sale, il formaggio, versarle in una padella antiaderente, girare, riempire con i funghi.

14 luglio 2010

Baby cake per il complemese

Festeggiamo insieme questo 13° complemese con un dolce vero, buono come quello dei grandi, soltanto più leggero, senza burro e cioccolato. Gli ingredienti sono semplici e poi a parte la crema pasticcera non necessita di cottura, l'ideale in estate.


Ingredienti per bambini:
biscotti digestive, crema pasticcera, panna montata
Ho sbriciolato un biscotto in una coppetta tipo ramequin, ho aggiunto poca crema pasticcera e sopra la panna mescolata alla crema, Due lamponi hanno completato il dolce.
Spolverato in un attimo, Mia ha apprezzato come al solito. Oggi torneremo allo yogurt naturale, ma una volta ogni tanto un piccolo peccato di gola.
Naturalmente ne ho preparato uno anche per babbo e mamma, questo con una base tipo cheesecake, con l'aggiunta del burro e dei biscotti ricoperti di cioccolato.



Ingredienti:
250 gr di biscotti digestive al cioccolato fondente, 100 gr di burro, 500 ml di panna da montare, 3 uova, 4 cucchiai di zucchero, 3 cucchiai di farina, 500 ml di latte intero, frutta per decorare.




Tritare i biscotti, metterli in una ciotola ed aggiungere il burro fuso. Mescolare e stendere il composto in uno stampo, foderato con carta forno o pellicola. Lasciar raffreddare in frigo.




Montare i tuorli con lo zucchero, aggiungere la farina setacciata, il latte tiepido e, continuando a mescolare, cuocere a bagnomaria. Appena la crema si è addensata lasciar freddare mescolando per evitare il formarsi della pellicola in superficie. Per far prima immergere il contenitore in una ciotola di acqua gelata. Montare poi la panna, mescolarla alla crema ormai fredda, stenderla sulla base di biscotto. Non aggiungo zucchero alla panna, è sufficientemente dolce e contrasta con il sapore del biscotto. Guarnire con frutta, o per i golosissimi, riccioli di cioccolato. 

Stasera pizza e.... la mia marmellata di albicocche

Questa volta ho portato con me il LM, ha viaggiato in valigia, all'arrivo manifestava segni di sofferenza, dovuti alle due ore di ritardo del volo ed al caldo. Ma dopo un bel riposo al fresco del frigo ed un rinfresco il mattino seguente si è ripreso ed ho potuto preparare i croissant,  con nutella e marmellata di albicocche fatta in casa, con tanta frutta e poco zucchero, esattamente il contrario di quelle in commercio. Mia se ne è mangiata uno piccolo, fatto su misura, ed apprezza anche la marmellata di nonnageca spalmata sul toast. Ho usato delle albicocche belle mature, solo 200 gr di zucchero per ogni kg di frutta snocciolata. Ho tagliato le albicocche e le ho lasciate tutta la notte coperte di zucchero.



Si è formato un bello sciroppo, ho messo tutto al fuoco ed in poco tempo comincia ad addensarsi. Appena è pronta riempire i barattoli, puliti ed asciutti, tapparli e capovolgerli subito, ancora bollenti, lasciandoli così tutta una notte. Con poco zucchero il sapore ne guadagna, si mantiene quello della frutta, ma si perde un pò in durata. Io preferisco preparare vasetti piccoli, da consumare in pochi giorni una volta aperti.
Anche a Londra abbiamo avuto giornate calde ma per fortuna non ai livelli italiani, ogni volta che chiamo casa tutti a lamentarsi ed invidiarmi. Quindi possiamo anche accendere il forno, cosa inimmaginabile a Livorno......anche il geco, solitamente freddoloso, manifesta segnali di disagio. Ieri abbiamo preparato la pizza ed anche qui il lievito si è comportato proprio bene.


 
Ora sta per essere rimpacchettato e ripartire, per essere unito a quello lasciato a balia da tata Elena che se ne sta occupando e lo coccola con amore in mia assenza. In effetti è un bell'impegno, non può essere lasciato solo, una volta adottato è tuo per sempre.
Abbiamo mangiato la pizza in giardino ed è venuto anche un pettirosso, ospite abituale, che ha assaggiato qualche briciola.


  Fidarsi della mia parola, la foto è quella che è, lui piccolo e sempre in movimento, io certo non un fotografo naturalista. 

09 luglio 2010

Bastoncini di merluzzo

Nonnageca è in trasferta a Londra, oggi ricettina da bambini. Ormai Mia mangia da sola, anzi si diverte proprio a pasticciare con le manine. Abbiamo preparato dei bastoncini di pesce, impanati e cotti in forno, come quelli dei grandi.




Ingredienti: 
300 gr di merluzzo, 1 uovo, parmigiano grattugiato, pangrattato, olio extravergine.
Cuocere il merluzzo a vapore, quando è tiepido pulirlo, togliendo tutte le spine, sbriciolandolo in una ciotola. Aggiungere il parmigiano, mescolare e lasciar raffreddare in frigo. Formare dei bastoncini o delle polpettine, passarli nell'uovo sbattuto e poi nel pangrattato, stenderli su una teglia rivestita di carta forno, cuocere in forno a 160° fino a quando sono dorati e croccanti.    



Sembra soddisfatta, anche se la sua passione in questi giorni di caldo, è la frutta,   portata direttamente da casa, visto che qui si trovano prodotti provenienti da tutto il mondo, dalla Turchia, le ciliegie, SudAfrica, i limoni, Messico, le cipolline fresche, ma pochissimi dall'Italia. E pensare che  abbiamo degli ottimi prodotti, se solo avessimo la capacità di proporli e distribuirli!